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VOTO DI SCAMBIO. ESISTE LA QUESTIONE ETICA?

La denuncia di Sandro Ruotolo sulla presenza della camorra a Miano che impedirebbe la campagna elettorale e probabilmente ne condizionerebbe i risultati deve essere un ‘alert’ per lo Stato e per le Forze dell’Ordine, affinché rafforzino ulteriormente la loro presenza sul territorio. 

Questo sicuramente non basta ma ci vuole la determinazione anche e soprattutto della politica affinché scelga candidati puliti e al di sopra di ogni sospetto, che rappresentino la netta opposizione al sistema criminale e al voto di scambio che penalizza i cittadini, i commercianti e gli imprenditori. Questi criminali aspettano le elezioni per attivare il “mercato del voto” con un vero e proprio tariffario e relativa “prestazione”. Voto in cambio di soldi, voti in cambio di una spesa settimanale, scambio con vino, quadri e finanche medicine. Una autentica vergogna che prova candidati compiacenti che invece di confrontarsi sui temi politici vanno al “supermercato dei voti”. La grande sfida per le elezioni regionali in Campania non dovranno essere solo il progetto politico di ampio respiro o i temi del lavoro e dello sviluppo economico ma soprattutto il rilancio della questione etica, che è fondamentale per contribuire al percorso di ripristino della legalità che è tra le condizioni fondamentali per il rilancio della Campania e, particolarmente, di Napoli.

La Redazione