UNA POLITICA SERIA AUMENTA LE PENSIONI DI INVALIDITA’ E ADOTTA UN “PIANO STRATEGICO PER LE DISABILITA’
Le persone con disabilità sono la categoria sociale maggiormente abbandonata dalla politica e dalle Istituzioni. Anche in campagna elettorale, i disabili vengono chiamati in causa solo come fossero un “luogo comune”, ma, poi, nessun Governo se ne è mai occupato realmente. Anzi, i fondi destinati ai disabili sono stati sistematicamente tagliati. Ciò che manca è una strategia complessiva che affronti, in tutti i suoi aspetti, la problematica della disabilità e dia risposte, in base alle diverse tipologie di disabilità, ai disabili e alle loro famiglie. Anche in seguito a gravi fatti di cronaca, come le violenze nei centri per disabili, ma anche per anziani e nelle scuole, ci sono stati solo proclami ma non si è giunti nemmeno alla approvazione di una legge che obblighi ad installare la video sorveglianza. Anche nella manovra economica che il Governo ha varato, i disabili sono del tutto inesistenti. Un Governo serio , se è veramente tale, dimostri di volere “un cambio di passo” e inizi ad imprimerlo proprio con interventi reali ed efficaci per la disabilità. Inoltre, metta in campo un “Piano strategico per le disabilità” che ponga in essere tutte le misure e gli interventi necessari per far fronte alle esigenze dei disabili e delle loro famiglie. Gli ultimi Governi hanno fatto, invece, a gara nel tagliare le risorse destinate alle Regioni, alla Sanità e ai Comuni, con conseguente ricaduta di costi sulle famiglie dei disabili. Ed, invece, occorrono maggiori risorse per far fronte alle molteplici esigenze: maggiori risorse per il settore della riabilitazione per le disabilità intellettive dovute particolarmente a sindromi genetiche rare; maggiori risorse per la realizzazione di centri sanitari e di riabilitazione per disabili, diurni e residenziali, pubblici o per finanziarie centri in convenzione; maggiori risorse per realizzare centri socio sanitari, diurni e residenziali, per disabili; maggiori risorse per sostenere l’assistenza domiciliare per i disabili;maggiori risorse per procedere all’abbattimento delle barriere architettoniche. Tutto questo si poteva già realizzare a dicembre scorso mentre si è preferito, attraverso la manovra di bilancio e il cosiddetto “mille proroghe”, elargire una serie di “mance elettorali” a partiti e parlamentari mentre per la disabilità… se ne parlerà alla prossima campagna elettorale.
Gabriella Peluso