UN NUOVO MODELLO SINDACALE. DEMOCRAZIA E TRASPARENZA
L’attuale modello sindacale, fondato sulla “maggiore rappresentatività confederale”, distante dal territorio e dalle categorie, verticistico e lontano dai problemi della base dei lavoratori e delle realtà lavorative, è ormai superato. Ciò impone una nuova visione del rapporto tra lavoratore e sindacato e tra vertici sindacali, categorie e territori, basata sul capovolgimento della piramide e sul ridimensionamento delle strutture confederali, anche in termini di risorse, a favore delle categorie e dei territori. E’, infatti, nelle fabbriche, nelle aziende, nelle pubbliche amministrazioni, che il sindacato può recuperare un ruolo credibile ed è tra le categorie che esso può riconquistare la fiducia dei lavoratori. E’ finito il tempo delle confederazioni rinchiuse nei propri “palazzi di cristallo”, distanti dai problemi dei lavoratori e dei territori, egoiste e fameliche rispetto alle risorse economiche derivanti dalle deleghe dei lavoratori e carenti sul rispetto della democrazia interna e sulla trasparenza. Si è aperta e deve spalancarsi una fase nuova che prende il via con l’attuazione dell’art. 39 della Costituzione: la registrazione e il riconoscimento della personalità giuridica dei sindacati. Ciò al fine di garantire la trasparenza nella gestione delle risorse e la democrazia interna.
Salvatore Ronghi