Nuove Socialità
Sindacato

Statuto dei Lavoratori, 50 anni e li dimostra tutti.

Oggi ricorrono i cinquant’anni della legge 300 del 1970 meglio nota cone “Statuto dei Lavoratori”.  Una grande conquista per i lavoratori voluto dalla forte determinazione del sindacato quando difendeva gli interessi dei lavoratori e non come oggi, dei “sindacalisti”. Alcuni di quei sindacati che vollero lo Statuto dei Lavoratori, in questi ultimi anni, hanno consentito che fosse depredato di norme fondamentali. Prima dal Jobs Atc e poi rinunciando finanche al famoso articolo 18, consentendo facili licenziamenti. Una “calata di braghe” da parte del sindacato e un allontanamento dei lavoratori dall’impegno sociale. Da qui l’esigenza di un nuovo modello del lavoro che fondi le sue radici sulla Partecipazione e sulla Cogestione. Lo stesso “Statuto dei Lavoratori” va rivisto. Io credo che, alla luce dei nuovi scenari socio economici, oltre al nuovo modello per il lavoro bisogna costruire una nuova legge  che possa divenire il nuovo “Statuto dei Lavori”. A nessuno sfugge che oggi troppe categorie di lavoratori sono fuori dalla Legge 300 e che troppe norme risultano superate dai nuovi scenari. La Confederazione CNAL nasce proprio per questi propositi. Portare trasparenza nei sindacati e negli Enti di emanazione, raggiungere l’obiettivo della Partecipazione e della Cogestione e proporre la discussione per una nuova legge sui lavori e finalmente aver uno “Statuto dei Lavori” che superi ogni lotta di classe, che crei quella giusta flessibilità ma punisca con determinazione chi abusa e sfrutta le politiche per il lavoro per arricchimenti personali e di apparato.

Salvatore Ronghi