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RONGHI – STOP ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA, RIFORMA PER COSTITUIRE LE MACRO REGIONI

RONGHI – STOP ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA, RIFORMA PER COSTITUIRE LE MACRO REGIONI

“Le motivazioni addotte dalla Corte Costituzionale sull’Autonomia Differenziata, rinviando le modifiche al Parlamento, devono trasformare lo stop in opportunità per evitare di licenziare una legge che continua negli “orrori” creati dal centrosinistra con la modifica del Titolo V della Costituzione”.
E quanto ha dichiarato Salvatore Ronghi, Presidente nazionale di Sud Protagonista, nel corso di un confronto pubblicò sul tema.
“La sentenza della Consulta- ha continuato Ronghi – ha sostanzialmente smantellato la legge Calderoli ma anche la stessa riforma del Titolo V, voluta dal centro sinistra nel 2001, ed in particolare l’art. 116, che consente un’ulteriore devoluzione di materie alle Regioni, tra cui Istruzione, energia, reti di trasporto e ordinamento della comunicazione., le quali, per la loro strategicita’ nazionale, non possono essere interamente trasferite alle Regioni, con ciò’ mettendo, di fatto, in discussione, anche la stessa ripartizione di competenze legislative tra Stato e Regioni. Perciò sarebbe questa l’occasione giusta ed opportuna per rivedere proprio le criticità che sono state provocate dal centro sinistra con l’approvazione di quella riforma costituzionale per dare vita ad una vera riforma costituzionale che vada a correggere gli errori del 2001 e modificare anche il quadro delle attuali regioni, che in questi anni si sono trasformate in “centri di spesa”, prevedendo la costituzione delle Macro Regioni, con competenze ben definite e limitate rispetto a quelle attualmente previste come concorrenti, e la ricostituzione delle Province come organo di coordinamento delle politiche del territorio”.

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