RONGHI: REGIONALI, IL CENTRODESTRA PUO RIBALTARE UNA POSSIBILE SCONFITTA DI 4 A 1 CON UNA VITTORIA PER 3 A 2 APPELLO AI LEADER CENTRODESTRA, PUNTARE SULLA PRIORITA’ POLITICA DELLA CAMPANIA
RONGHI: REGIONALI, IL CENTRODESTRA PUO RIBALTARE UNA POSSIBILE SCONFITTA DI 4 A 1 CON UNA VITTORIA PER 3 A 2
APPELLO AI LEADER CENTRODESTRA, PUNTARE SULLA PRIORITA’ POLITICA DELLA CAMPANIA

Napoli, 12 aprile 2025 – “Alle prossime Regionali, il centrodestra ribalti una possibile sconfitta per 4 a 1, in una vittoria per 3 a 2. Da questa considerazione, rivolgo un appello ai leader dei partiti del centrodestra affinchè la Campania sia considerata priorità politica, non solo perché la nostra Regione ha un forte bisogno di un radicale cambio di visione e di governo, ma anche perché, questa volta, il dato elettorale della Campania sarà rilevante per la tenuta della coalizione Governo”.
E’ quanto ha affermato il Presidente di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi, nel suo intervento conclusivo dell’iniziativa “Regionali: al crocevia delle speranze e delle attese”, tenuta, stamani, a Napoli, al Centro Congressi del Centro Direzionale.
“Il mio ragionamento è semplice – ha detto Ronghi -: nel prossimo autunno si voterà in cinque regioni: il Veneto, la Toscana, le Marche, la Campania e la Puglia. Ebbene ad oggi il risultato più prevedibile è un 4 a 1 per il centrosinistra e questo dato, inevitabilmente, potrebbe aprire una crisi di Governo e, comunque, una crisi politica. Perciò – ha sottolineato il Presidente di “Sud Protagonista” – le elezioni regionali in Campania diventano determinanti anche per la stabilità della coalizione di Governo perché, scontata la vittoria del cdx nel Veneto, si può recuperare nelle Marche, la Campania è l’unica regione dove si possono creare le condizioni per vincere, diversamente dalla Toscana e dalla Puglia”.
“Per la prima volta, dunque, – ha sottolineato Ronghi – diventa fondamentale, per la coalizione di centrodestra, mettere in campo un progetto politico per vincere in Campania ed una squadra di governo capace di governare e ciò a cominciare da un candidato Presidente ‘vincente’, non di bandiera, di alto profilo istituzionale e manageriale, autorevole e capace, particolarmente, di rompere gli argini dell’attuale centrodestra, cioè che abbia la capacità di aggregare il mondo del civismo, che governa oltre il 70% dei Comuni in Campania, di attrarre parte di quel 60% di campani che non va a votare, a cominciare dalla classe media e dai moderati, e che sappia interloquire con i corpi intermedi”.