RONGHI: RECUPERARE LA CENTRALITÀ DEL TRASPORTO PUBBLICO
Il ritorno a scuola e la riapertura degli uffici ha riacceso il dibattito sul trasporto pubblico, il sovraffollamento di autobus e treni metropolitani e il rischio di contagio legato soprattutto alle ore di punta. Ad oggi non è stata presa alcuna decisione di come affrontare il problema, ne tanto meno si è valutato di prendere in considerazione la possibilità di fruire del parco veicoli messi a disposizione da aziende private, stipulando convenzioni regionali con le compagnie di pullman turistici, la cui operatività è ridotta a causa del crollo del turismo. In Campania sembra che la Regione e Città Metropolitana non sono d’accordo con la necessità di aumentare le corse e i mezzi in circolazione, visto che in questi mesi non siano riusciti a stipulare un accordo di questo tipo a sostegno del trasporto pubblico. Non è da meno la situazione allo scalo di Capodichino, dove persiste una situazione disastrosa che chiaramente può trasformarsi in una forte perdita di posti di lavoro. Il momento di crisi attraversato da tutto il comparto del trasporto aereo, troppe volte vede le aziende ricorrere alla richiesta di ammortizzatori sociali per superare il momento congiunturale, e con questa pandemia tutto ciò si è maggiormente amplificato, travolgendo anche realtà come l’aeroporto di Capodichino. Il compito arduo che vede tutti coinvolti è quello di resistere alla crisi e avviare la fase di ripresa, dove il gestore dello scalo di Napoli, deve fortemente impegnarsi in questa difficile situazione, a gestire e tutelare i lavoratori dello scalo di Napoli. Lo scenario disastroso che potrà manifestarsi a breve, dovuto anche allo sblocco dei licenziamenti, sia per la stessa Gesac e sia per le altre società di handlers, e società terze, che di certo non vedono un avvenire roseo, attribuisce alla stessa Gesac in quanto concessionaria del servizio pubblico il ruolo di controllo e coordinamento previsto nell’attuale contesto di crisi, quindi urge la necessità di un riequilibrio del sistema che veda coinvolta le Società in un ruolo più attivo e più propositivo. Infine, riteniamo sia giunto il momento di introdurre in questo paese una normativa che promuova la partecipazione ed il coinvolgimento dei lavoratori in Azienda, determinante sia nell’ottica di una sempre maggiore valorizzazione del capitale umano sia di un coinvolgimento dei lavoratori alle dinamiche aziendali e nei processi decisionali, al fine di creare un sistema ed un modello di relazioni pienamente e realmente partecipativo.
Antonio Ronghi