RIVOLTA NELLE CARCERI: DETENUTI STRUMENTALIZZANO CORONAVIRUS, SOLIDARIETA’ AD AGENTI POLIZIA PENITENZIARIA
In piena epidemia da coronavirus scoppia la rivolta delle carceri con azioni di violenza da parte dei detenuti e pretese di indulto da parte delle forze politiche che li sostengono. E’ gravissimo strumentalizzare l’emergenza sanitaria per ottenere la libertà e ancor di più farlo esercitando la violenza e provocando problemi di ordine pubblico. Profonda solidarietà va agli agenti della Polizia Penitenziaria che stanno affrontando questa grave situazione e che, ancora una volta, dimostrano competenza e professionalità. Ma quanto sta accadendo nelle carceri italiane è inaccettabile ed evidenzia la debolezza dello Stato nel controllare il sistema carcerario. Oggi più che mai sosteniamo il principio ed il valore della certezza della pena, che deve valere sempre e comunque. E’ chiaro che lo Stato deve farsi carico anche della tutela della salute dei detenuti ed è ciò che ha fatto disponendo il blocco delle visite di persone dall’esterno che, parenti e non, potrebbero portare il virus nel carcere, Certamente bisognerà, poi, affrontare anche il problema del sovraffollamento ma, a monte, tale problema si risolve con una riduzione del numero di chi delinque e questo si ottiene, innanzitutto, applicando pene certe ed esemplari.
Gabriella Peluso