RIDATECI LA VERA CANZONE NAPOLETANA. BASTA CON LE FETENZIE DA SOCIAL!
” SI a legg ric ca tu me arrestà, a legg ric ca tagg sparà” è uno dei tanti ritornelli di una canzone pseudo neo melodica. Vengono cantate alle feste nei quartieri popolari con tanti applausi e diventano virali con tanti “mi piace”. Canzoni e musiche che non hanno nulla a che vedere con la vera canzone napoletana, che è poesia vera. Nulla a che vedere neppure con le canzone di “giacca”, che pur avevano un senso e non apparivano come canzoni di accompagnamento a “Gomorra”. Oggi invece, c’è la deriva culturale e morale. Perché il problema non è solo di chi scrive o canta tali fetenzie, ma dei tanti che applaudono, li rincorrono e si riconoscono. Gente che non solo fa male a se stessi ma fa del male a tutta Napoli, alla sua gente per bene, alla storia e alla cultura di questa eccezionale città. Chissà per quanti anni dovremmo pagare per cancellare i danni che ha procurato “ Gomorra” a Napoli. Chissà se qualche candidato sindaco si pone il problema.
Red