Prematura ed improvvisa scomparsa dell’Avv. FILIPPO APREA
Sono costernato, non ho parole, mi cadono le braccia!
Ci siamo visti solo qualche giorno fa in Tribunale, nei corridoi deserti per le restrizioni della pandemia.
E scherzava , come suo solito, sdrammatizzando con il suo esprimersi, colorito e forbito, anche il grave momento che stiamo vivendo nella professione per gli attacchi ai principi fondamentali del DIRITTO di DIFESA che, egli diceva , qualcuno ultimamente confonde col DELITTO di DIFESA.
Ma che sta succedendo ?
Sembra quasi che la Nera Signora si stia accadendo contro l’Avvocatura napoletana.
Da qualche anno a questa parte sta mietendo i migliori. Filippo, oltretutto , non solo era un validissimo collega, ma anche un amico fraterno, con il quale abbiamo condiviso tante meravigliose battaglie politiche nella nostra giovinezza , in un territorio oltretutto ostile ove, spesso, siamo stati fianco a fianco, spalla a spalla .
Quelle battaglie avevano fatto di noi un branco di lupi che, nell’ideale comune, avevano trovato la ragione di una fratellanza, che tracimava l’amicizia, e che si è perpetuata negli anni anche della maturità, prima a Castelcapuano e poi a Piazza Cenni, dove Filippo su distingueva, nel cortile e tra i colleghi per la sua lealtà, e nelle aule, dinanzi al Pretorio e con ke sue arringhe , per la sua preparazione.
Io perdo un fratello, la nostra comunità politica un camerata , l’Avvocatura Napoletana un attento giurista ,l’utenza un GUERRIERO CHE SAPEVA IL FATTO SUO. Ciao Filippo, arrivederci , null’altro, solo un arrivederci !
Giovanni Bianco