Iran ammette abbattimento aereo ucraino. Sulla strage di Ustica stiamo ancora aspettando
Dopo solo quattro giorni l’Iran ammette le proprie responsabilità e confessa di aver abbattuto per errore l’aereo ucraino in cui sono morte 176 persone proprio nel giorno dell’attacco lanciato contro le basi americane in Iraq in risposta all’assassinio del generale iracheno Qassem Soleimani. Il presidente iraniano Hassan Rohani ha scritto una lettera aperta alla nazione per esprimere profondo dispiacere per quella che ha definito una terribile catastrofe, sulla quale sarà fatta giustizia e le famiglie delle vittime saranno indennizzate. Il generale iraniano della forza aerea delle Guardie della rivoluzione (i pasdaran), Amirali Hajizadeh, si è assunto la piena responsabilità per l’abbattimento dell’aereo ucraino e accetterà qualsiasi decisione che le autorità prenderanno a riguardo. L’aero ucraino era stato intercettato erroneamente come “aereo nemico” e abbattuto dalla contraerea irachena. Quattro giorni e c’è chi si è assunto la responsabilità anche dietro le pressioni del mondo intero che chiedeva la giustamente verità. Io da Italiano sto ancora aspettando di conoscere la verità sulla strage di Ustica. Era il 27 giugno del 1980, sono trascorsi quaranta anni, quando un missile colpi l’aereo della compagnia italiana Itavia e morirono tutti. Ottantuno morti e il fallimento della compagnia aerea. La sciagura più grave che coinvolse il nostro Paese che fu vittima di una trama internazionale che oltre al libici coinvolgeva i francesi e gli statunitensi – sempre loro – ma che ad oggi la verità non è ancora chiara. Quello stesso mondo che in questi quattro giorni hanno pressato per conoscere la verità sull’abbattimento dell’aereo ucraino, è stato silente per quarantenni sulla strage che colpì l’Italia. Non è giusto!
Gabriella Peluso