IL PRIMO FU GIORGIO ALMIRANTE POI FU LA VOLTA DI ALESSANDRA MUSSOLINI. A NAPOLI LA DESTRA HA SEMPRE OSATO, ANCHE QUESTA VOLTA SI PUÒ.
Fratelli d’Italia è il primo partito del Centrodestra di Napoli, osi di più! Basta aspettare col cappello in mano, è giunto il momento di andare oltre. Il “civismo” molto spesso è arrogante ed ipocrita per poi dimostrarsi anche incapace di governare. Si, perché si può anche vincere con nomi forti provenienti dal cosiddetto “mondo civico “ ma poi non governi. Napoli ha già vissuto questa negativa esperienza con De Magistris. L’ex Magistrato si presentò come uomo nuovo e forte, solo con liste civiche e senza partiti. Ha vinto due volte, al ballottaggio, con una risicata maggioranza. La vera vittoria fu però dell’’astensionismo, tanto che solo una minoranza di napoletani andarono a votare. Il primo fallimento di De Magistris è stato proprio quello di non essere riuscito a convincere gli elettori a portarsi alle urne. Poi, l’ex Magistrato, è stato il Sindaco che ha battuto tutti i record nella sostituzione degli Assessori, con stabilità di governo cittadino pari a zero. Più volte si è salvato grazie al “bancomat” della Città Metropolitana e al “soccorso azzurro” di una parte del Centrodestra sostenuto dall’auspicio di Stefano Caldoro. Il Sindaco per eccellenza civico, De Magistris, ha letteralmente dissestato le casse comunali facendo precipitare la Città nel degrado, nell’abbandono e facendola perdere anche la identità di Città Capitale. Basta questa breve analisi per dire che se la Destra vuole governare l’Italia non può non misurarsi anche sui territori. Deve ritrovare il coraggio e osare di più. Lo ha già fatto nel passato e principalmente a Napoli. Lo ha fatto nel 1983 quando il MSI, in piena solitudine, lanciò la sfida attraverso la “candidatura a Sindaco” di Giorgio Almirante, incassando oltre 140 mila voti e superando il 2O%. Lo ha ripetuto nel 1993 portando al ballottaggio, proprio contro Bassolino, Alessandra Mussolini con oltre 170 mila voti. Allora il “sistema democratico” si era inventato “l’arco costituzionale” per tenere fuori la Destra. Per il MSI non era facile ma a Napoli, per il coraggio, per la capacità di proposta e una valida e agguerrita classe dirigente, osò e si impose con forza. Ora che la Destra è definitivamente sdoganata dagli elettori e Giorgia Meloni vola nei sondaggi, perché non provarci? Sergio Rastrelli ha l’identità, la cultura e la competenza per guidare una nuova “rivolta sociale e popolare” a Napoli.
La Redazione