I Lavoratori Stagionali Aeroporto di Napoli chiedono ascolto.
Caro Sindaco Luigi De Magistris,
chi oggi le scrive è il gruppo di Lavoratori Stagionali dell’Aeroporto di Napoli.
Come speriamo abbia avuto modo di apprendere attraverso le lettere già inviateLe nei giorni scorsi, le interviste e gli articoli che svariate testate hanno pubblicato, e le richieste di aiuto a istituzioni locali e non prodotte da noi nelle ultime settimane, il nostro gruppo conta centinaia di lavoratori che da anni, anche più di dieci, lavorano presso l’Aeroporto di Napoli nel periodo primavera-estate dato lo spiccato aumento del volato che interessa quei mesi.
La nostra è una modalità di lavoro precario consolidatasi negli anni che ci ha garantito regolarmente una certa stabilità e su cui abbiamo fatto affidamento nella costruzione delle nostre vite.
Come potrà immaginare, il settore del Trasporto Aereo è al momento gravemente toccato dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria Covid-19 e, data la ridotta mobilità turistica e non che ad oggi si riscontra e che per il medio/lungo futuro si prevede, la nostra categoria si ritrova attualmente a casa e ci rimarrà fino a data da destinarsi. Siamo vicini all’azienda che oggi vive una fase profondamente critica e ai colleghi che sono in cigs.
Tuttavia noi lavoratori precari non abbiamo diritto a tali ammortizzatori sociali, per cui siamo allo stato attuale non percettori di reddito e siamo privi di Naspi poiché avremmo iniziato a lavorare proprio in questi giorni. Come valore aggiunto, non stiamo maturando Naspi per il prossimo inverno.
Abbiamo così creduto che senza dubbio avremmo ricevuto le dovute tutele dal Governo e dalla Regione, e invece neanche quelle: già esclusi dal Decreto Cura Italia, ad oggi non abbiamo alcuna certezza di essere inclusi nei successivi provvedimenti del Governo, né abbiamo segnali positivi ufficiali circa la nostra inclusione nel Piano Socio- Economico Regionale.
Abbiamo coinvolto in questa richiesta di aiuto svariate personalità ed enti istituzionali che speravamo potessero aiutarci. Abbiamo dato vita a un movimento spontaneo che da settimane prova, con ogni mezzo attualmente a disposizione, a far luce sulla categoria e sulla condizione di estrema vulnerabilità in cui essa versa. Nonostante tutto, ci sembra di essere ancora invisibili. Eppure ai numeri grandiosi e ai risultati notevoli raggiunti dal nostro Terminal, protagonista di una crescita che fino a qualche mese fa è stata grandiosa, abbiamo contribuito con costanza, professionalità e passione.
Alla luce di queste considerazioni, è inaccettabile l’indifferenza che oggi riscontriamo nelle istituzioni. Non è più possibile per noi aspettare e sperare. Non possiamo più permetterci di sperare nel prossimo decreto, ma abbiamo urgente bisogno di riposte e soluzioni. Dietro le nostre parole, ci sono le nostre vite e le nostre famiglie. E il tempo dell’attesa non può prolungarsi di fronte alle ragioni delle necessità e della vita nostra e delle nostre famiglie, che devono in qualche modo andare avanti. Speriamo sia ormai chiaro che il nostro presente e il nostro futuro sono ora come ora legati all’inclusione nelle misure di sostegno al reddito per l’emergenza.
Nella speranza di trovare in Lei ascolto, e certi di quanto abbia a cuore la città, il territorio e le eccellenze di ogni sorta che rendono oggi Napoli e la Campania tutta affermate mete di visitatori provenienti da ogni luogo del mondo, Le chiediamo di farsi portavoce del nostro grido di aiuto e di intercedere laddove possibile con istituzioni e enti locali e nazionali, che siano in dovere di offrirci un’adeguata riposta e un’adeguata soluzione.
Cordialmente,
I Lavoratori Stagionali dell’Aeroporto di Napoli