FALLIMENTO POLITICO ED ECONOMICO DELL’ITALIA
Questa maledetta pandemia non si riesce a fermarla. I contagi sono tanti e purtroppo anche i deceduti. Il COVID miete vittime ma ci sono anche tanti errori commessi da un anno a questa parte. Troppe contraddizioni, tanta approssimazione. Agli errori dei governi nazionali ha fatto da contraltare l’autonomia delle Regioni dove ogni Presidente si è mosso a suo piacimento. Quest’aspetto ha fatto rilevare la fragilità e il fallimento del “sistema Italia”. Nessuna forza politica riconosce tale fallimento, preferendo attenzionare solo i sondaggi. Alle vittime del virus vanno aggiunte le vittime del crollo dell’economia e qui l’Italia è prima in assoluta. Le chiusure delle attività sono state effettuate in tutta Europa ma con la differenza che le attività sono state sorrette dalle singole Nazioni. In Italia solo elemosine. Sono stati buttati miliardi di euro in bonus inutili, ridicoli e a volte dannosi. Sono state chiuse attività che potevano restare aperti perché in condizioni di evitare assembramenti e di assicurare la distanza sociale. Invece no! Tutti chiusi, scuole, ristorazione, benessere e sport, mondo dello spettacolo, teatri musei e attività culturali che avrebbero sostenuto anche il turismo locale. La chiusura di queste attività hanno trascinato milioni di famiglie nel baratro. Un milione di poveri in più in un anno. Alla crisi della piccola imprenditoria e di quella familiare si aggiungono milioni di lavoratori “fantasmi”, i precari senza alcun riconoscimento che sono stati ridotti alla fame e senza speranza per il futuro e le migliaia di professionisti fermi da un anno. Poi arriva il governo dei “migliori” e del tutti dentro, guidato da “superMario” , e tu pensi che finalmente l’Italia cambierà passo. Affatto! I “ristori” sono diventati “sostegni” restando però solo elemosina. Si chiude a Pasqua per aprire ad aprile. No! Contrordine, si chiude fino a maggio ma apriamo le scuole elementari , senza potenziare i trasporti. Ridicoli!
Salvatore Ronghi