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Coronavirus: Aias, urgono mascherine per i disabili

NAPOLI, 16 MAR – Sia nei momenti ordinari che in quelli di emergenza, nessuno pensa ai disabili. La pandemia da coronavirus mette a rischio la salute di questi ragazzi e ragazze già sfortunati che vivono nei centri per disabili. Si tratta di disabili gravissimi, non gestibili a casa dalle loro famiglie, che sono costrette a ricoverarli nelle strutture di convitto residenziale. Nel dramma coronavirus, le famiglie sono ancora più angosciate perché vige il divieto di uscite e quello di entrate nelle strutture per incontrare i propri figli, fratelli, sorelle, etc, e perché si teme il rischio contagi in quanto questi ragazzi e ragazze, per le loro

caratteristiche, non riescono ad osservare le norme sul distanziamento sociale ed entrano in contatto con il personale, che lavora nei centri per disabili, il quale proviene dall’esterno e quindi potrebbe trasmettere il virus. Quindi, i disabili sono una delle categorie più vulnerabili al coronavirus e le loro famiglie, quando esse sono ancora esistenti o autosufficienti, vivono una situazione di angoscia incommensurabile. Per questo condividiamo e sosteniamo “l’appello al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca affinchè arrivino urgentemente le mascherine protettive nei centri per disabili e, particolarmente, all’Aias di Cicciano, dove risiedono numerosi ragazzi e ragazze con disabilità gravissime e dove è prioritario, al pari delle altre strutture ospedaliere e sanitarie, proteggere la loro salute e quella del personale” lanciato dal responsabile regionale di Aias, Associazione Italiana per l’assistenza agli spastici onlus, Remo Del Genio. “In particolare per il centro per disabili Aias di Cicciano abbiamo richiesto le mascherine scrivendo al Presidente della Regione e al Direttore Generale dell’Asl Napoli 3 Sud, in quanto la mancanza di tali dispositivi crea uno stato di grave preoccupazione perchè esse sono indispensabili per prevenire contagi e proteggere la salute di questi già sfortunati ragazzi e ragazze” – sottolinea Del Genio, che aggiunge:
“Da quando si è presentato il primo contagio da coronavirus in Italia, i nostri centri per disabili hanno elevato il livello di attenzione disponendo che i ragazzi e le ragazze disabili non uscissero dalle strutture e i familiari, per coloro che ancora li hanno, non entrassero nelle stesse ed il personale sta lavorando con impegno e abnegazione improntando i propri comportamenti alla massima precauzione” – ha aggiunto Del Genio -, ma tutto ciò adesso non basta più, abbiamo urgentemente bisogno che le Istituzioni non ci lascino soli e che ci arrivino urgentemente le mascherine protettive”.
Gabriella Peluso