CATELLO MARESCA? DA CANDIDATO CIVICO A CANDIDATO LEGHISTA, IN MEN CHE NON SI DICA
“Il mio è il Progetto per Napoli (senza aver ancora esplicitato quale fosse), sono un civico e me ne fotto dei simboli dei partiti, il Centrodestra se vuole può sostenermi ma senza simboli, intorno a me ci sono esponenti civici di alto respiro e non abbiamo bisogno dei partiti”. Questi i temi che hanno caratterizzato in questi mesi la campagna elettorale del magistrato in aspettativa, Catello Maresca. Poi la folgorazione sulla via di Damasco e cambia registro! Vanno bene i simboli dei partiti, li accetta e contestualmente inizia la fuga dei candidasti dalla sue liste civiche. Imprenditori e professionisti ma anche soggetti politici, delusi dall’abbandono del progetto civico e colpiti dall’ambiguità politica di Maresca, vanno via e ora li ritrovi da Gaetano Manfredi e da Antonio Bassolino. Infine molla il suo “cerchio magico” e si lascia fare prigioniero dal trio Leghista , Grant, Nappi e Cantalamessa. La giravolta di Maresca da civico a leghista è cosa fatta. Per suggellare al meglio il nuovo “Progetto Maresca”, il magistrato si affida alla società di comunicazione della Lega, già attiva alle ultime regionali in Campania a sostegno del Consigliere Regionale Severino Nappi. Ora appaiono più chiare, le antiche e continue dichiarazioni di Matteo Salvini, che fin da subito ha sposato la candidatura del magistrato in aspettativa , dichiarandosi pronto a rinunciare al simbolo. Dichiarazione di chi sente il candidato come proprio. Adesso il quadro è chiaro. I napoletani sanno che votare Maresca significa votare Lega.
Red.