ASSOCIAZIONI CULTURALI: CENTRO STORICO SITO UNESCO, CANCELLARE OSSERVATORIO E COSTITUIRE COMITATO DI GESTIONE CON COMUNE E MINISTERO DELLA CULTURA RONGHI: DE MAGISTRIS HA “SFASCIATO” NAPOLI, LA SUA “MINACCIA” DI TORNARE NON È GRADITA.
– “L’Osservatorio Centro Storico – Sito Unesco risulta essere un organismo pletorico ed inefficace. Occorre procedere con urgenza alla sua cancellazione e sostituzione con un Comitato di Gestione del Centro Storico, guidato dal Sindaco di Napoli e con la partecipazione del Ministero della Cultura, per dare finalmente slancio e concretezza al Piano di Gestione del Centro Storico Sito Unesco che, ad oggi, è lettera morta”.
E’ quanto affermano le Associazioni culturali “Nuove Socialità”, “Informazioni Giovani Europa”, “Portosalvo” e “I sedili di Napoli” che, stamani, con i loro rispettivi Presidenti Salvatore Ronghi, Luigi Rispoli, Antonio Pariante e Giuseppe Serroni, hanno tenuto una conferenza stampa presso l’ingresso di Port’Alba da Piazza Dante, a Napoli.
“L’Osservatorio non può fare altro che prendere atto che il Piano di gestione del Centro Storico Sito Unesco è sostanzialmente inattuato e fallimentare” – ha sottolineato Ronghi – che ha evidenziato: “ l’Amministrazione Comunale di Napoli, in questi ultimi dieci anni, è stata incapace di spendere 261 milioni di euro vanificando, di fatto, l’importante progetto. E’ urgente che ci sia una vera svolta e il Sindaco Manfredi, che ne è responsabile, deve imprimerla”. “Inoltre – ha proseguito Ronghi –
“De Magistris è il vero responsabile politico dello sfascio di Napoli: è sua la colpa dell’abbandono del Centro Storico e della incapacità di spesa. La sua idea di ricandidarsi a Napoli è una sterile “minaccia” che va respinta con la costruzione di un ampio progetto di aggregazioni delle forze sane della città, con un candidato Sindaco che sappia rappresentare il Centro Storico che, di fatto, rappresenta l’intera città, e a questo progetto stiamo lavorando per dare un futuro alla nostra Napoli”.
“Il Piano di Gestione, finora è stato considerato un mero adempimento burocratico per evitare di perdere il riconoscimento Unesco mentre potrebbe essere un reale strumento per gestire il centro storico preservando i monumenti e per fissare le regole necessarie per avere un turismo di qualità e sostenibile” – ha sottolineato Rispoli, che ha aggiunto: “mentre nelle altre città d’arte si è già al terzo/quarto aggiornamento del piano di gestione, a Napoli esso non è stato aggiornato né tantomeno applicato. Per questo chiediamo che il Comune istituisca un Comitato di gestione che possa attuarlo”.
“Il problema del centro storico è fuori controllo perchè l’anarchia governa questo prezioso territorio, il sito Unesco più importante d’Europa – ha rimarcato Pariante – per questo lanciamo un appello al Ministro della Cultura Sangiuliano affinchè intervenga per rendere effettivo il Piano di gestione del Centro Storico Sito Unesco e, se il Comune resterà immobile, indicando un commissario straordinario”.
“La mancata attuazione del Piano di gestione del Centro Storico Sito Unesco aggrava problemi atavici di questo territorio che vede edifici antichi e preziosi abbandonati a se stessi , come il Pio Monte di Pietà in via san Biagio dei Librai e La Scorziata in Piazza San Gaetano, che potrebbero, invece, essere destinati ad attività culturali ed artigianali, nonchè a punti di accoglienza religiosi e per il terzo settore e rilancio della memoria storica della città”, ha concluso Serroni.
la Redazione