AL SUPERSTORE CONAD DI CASTELVOLTURNO FAI LA SPESA CON I CARRELLI “TODIS” CHE TI AFFITTANO DUE EXTRACOMUNITARI
Scendi un sabato mattina e decidi di andare a fare la spesa al superstore CONAD di Castelvolturno, nel complesso commerciale di “Giolì”. Giungi nell’ampio parcheggio, chiudi l’auto e ti porti presso lo spazio di raccolta dei carrelli, come in tutti i centri commerciali. Ti avvicini, li trovi un po arrugginiti ma di meglio neppure l’ombra. Fai per inserire la monetina per liberare la catena che lo tiene bloccato ma non entra. Ti accorgi che è stato inserito un pezzetto di ferro che non consente l’inserimento. Ti sposti alla fila di fianco, stesso problema. Cominci ad innervosirti ma cambi postazione. Anche nell’altra postazione stesso problema. All’improvviso ti senti chiamare” o’ zii, carrello, carrello un euro”. Ti ritrovi due extracomunitari che ti offrono un carrello verde con la scritta “Todis” e vogliono un euro. Gli rispondi a muso duro e respingi “l’estorsione”. Ti porti dentro e chiedi del Direttore, non c’è, dicono che è fuori dalla porta di accesso. Lo rintracci, gli racconti il fatto e gli fai constatare de visu che gli extracomunitari “afFfittano” i carrelli che il supermercato dovrebbe mettere a disposizione dei propri clienti. Invece no, fai la spesa da CONAD con i carrelli “Todis”. La risposta del “Direttore”, con tanto di maglietta rossa CONAD, è stata disarmante:”avete ragione, ma qui nel parcheggio comandano loro!” Incredibile. Il CONAD ha perso un cliente ma la cosa grave è che subisce “violenza” da due extracomunitari che impongono ai clienti della CONAD di fare la spesa con carrelli di Todis, in cambio di un euro che non viene restituito. La questione non è la moneta ma l’azione di violenza esercitata e che resta una vera e propria estorsione. I parcheggiatori abusivi napoletani ne sanno qualcosa. L’assurdo è che la CONAD risulta consenziente a tale grave illegalità tanto da girarsi dall’altra parte. Cosi non si sconfigge l’illegalità anzi la si legittima.
La Redazione