AMMAINARE LA BANDIERA EUROPEA
Il gesto compiuto dal Vice Presidente della Camera On Fabio Rampelli, “ammainando” dal suo ufficio istituzionale, la bandiera dell’Europa per sostituirla con quella dell’Italia, oltre ad essere un gesto condiviso, e di grande impatto, rispecchia la volontà della maggioranza degli Italiani. In questa Europa permane il potere della burocrazia e dei poteri forti. Le uniche scelte economiche assunte dalla politica europea avvengono sull’asse Germania/ Francia. Per colpa di Prodi e di un centrosinistra da tempo asservito a questa Europa, ci hanno fatto pagare carissimo la trasformazione della Lira in Euro e ancora oggi ne sentiamo il peso. Negli anni hanno dimostrato, da Bruxelles, il solo interesse a danneggiare l’Italia attraverso l’assalto al Made in Italy comprando i nostri marchi, dopo averli messi in difficoltà finanziarie. Hanno fatto mercato e concorrenza sleale, falsificano i nostri prodotti della filiera agroalimentare. Ci hanno lasciato soli dall’assalto degli extracomunitari, tagliandoci fuori da tutte le interlocuzioni col Nord Africa. Hanno fatto finta di aiutarci durante i terremoti per poi strozzarci col patto di stabilità e col vietarci lo sforamento del deficit, con il silenzio assenso dei colpevoli governi italiani. Cosa da alto tradimento! Anche oggi ci lasciano soli. Prima ci hanno trattati da appestati, evitandoci, prendendo le distanze e i francesi lanciavano in piena epidemia uno spot dove un “infetto” sputava sulla pizza italiana. Maledetti! Noi non ci lasciamo abbindolare dalle frasi di circostanza o da qualche Palazzo illuminato dal tricolore. In questi casi, come in piena pandemia, la solidarietà non si esterna, la si fà concretamente. Invece niente. Bontà loro ci hanno consentito di sforare il nostro deficit ma sempre debiti nostri sono. Eppure, alla caduta del Muro di Berlino, questa Europa ha tagliato il 50% del debito della Germania per consentirgli di investire per integrare Berlino Est. Se il peggio capita alla Germania o alla Francia, tutti a dare, se capita a noi restiamo soli. Perciò ci si domanda: perché continuare a restare in questa Europa? O si ha la determinazione e la forza di cambiare totalmente e per davvero questa Europa, altrimenti riprendiamoci la nostra sovranità nazionale e monetaria.
Salvatore Ronghi