LA “PARTECIPAZIONE” NEL MONDO DEL LAVORO
La Germania, grazie anche al modello di co-determinazione Lavoro-Impresa, continua ad essere la locomotiva dell’Europa e non è un caso che abbia superato senza grandi danni la crisi finanziaria in questi ultimi anni e goda del minore tasso di disoccupazione in Europa. Non è un caso che, dopo la Germania, altri 11 Paesi Europei (Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Svezia) che hanno adottato la partecipazione dei lavoratori nelle imprese abbiano superato senza troppi danni l’ultima crisi finanziaria Nei suddetti Paesi si è affermato un modello di “Partecipazione/Condivisione” per la gestione strategica delle imprese attraverso il quale i lavoratori e i sindacati collaborano per lo sviluppo dell’impresa, esercitando una forma effettiva di controllo e di contro-potere verso gli imprenditori e la classe dirigente delle imprese. I lavoratori e i sindacati hanno sicuramente e giustamente, un potere limitato e minoritario rispetto a quello della proprietà però possono esercitare un vero controllo dal basso in termini di informazione e di consultazione. La Partecipazione/Condivisione, inoltre. non comporta la fine del conflitto o la subordinazione all’azienda, anche se il conflitto sindacale è regolamentato ed è però un diritto riconosciuto.In Italia, invece, nonostante l’art. 46 della Costituzione preveda il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione dell’impresa, nel nostro ordinamento il contenuto della “Partecipazione” non è definito da alcuna norma applicativa, da qui il paradosso tutto Italiano che, nel mentre si vorrebbe procedere a nuove riforme della Costituzione, non si dà attuazione a quelle norme che modificherebbero in meglio il rapporto Lavoro- Impresa con enormi benefici per Lavoratori ed Imprenditori e, quindi, per l’intero sistema economico del Paese. Non è pensabile che in Italia le uniche forme della “partecipazione” sono quelle proprie dell’informazione e della consultazione, svilendo il pensiero dei padri Costituendi che ancor prima degli altri Paesi Europei avevano pensato al “modello della Partecipazione” e quindi alla comunione lavoro/impresa. Con grande soddisfazione abbiamo appreso che il tema della “Partecipazione” è al centro delle “rivendicazioni” della Confederazione CNAL, cosi come è stato espresso al Congresso di dicembre scorso.
La Redazione