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La professione degli Avvocati sempre più bistrattata

E’ vergognoso che nel 2020 gli Avvocati, per interfacciarsi con gli Uffici Giudiziari, devono recarsi personalmente depositando atti in cartaceo, e, a contrario, gli Avvocati, sono OBBLIGATI a tenere  una PEC, e la ricezione di un atto ha valore di notifica. Vergogna!!!!
Una Pec funziona in entrata ed in uscita, basta controllarla con metodicità, in questo momento di emergenza poter depositare un atto a mezzo Pec,  impedirebbe agli Avvocati di recarsi in Tribunale per depositare un appello et similia, ed impedirebbe di esporre al pericolo di contagio Giudici, cancellieri e gli avvocati stessi.
L’Agenda Digitale del 2011 prevedeva l’informatizzazione del Sistema Giustizia.
Sul sito easygov  – https://www.easygov.it/ambiti-di-intervento/giustizia-digitale.html – viene sponsorizzato tale processo, ma molte cose sono gia’ fattibili, che gli organi competenti ne diano esecuzione. Il processo penale può svolgersi in Videoconferenza senza recarsi in Tribunali.
Infatti all’Art. 3 (Svolgimento delle udienze penali) le udienze penali di cui al settimo comma dell’art. 2 del Decreto Legge 8 marzo 2020, n. 11, si svolgono, ove possibile, utilizzando gli strumenti di videoconferenza già a disposizione degli uffici giudiziari e degli istituti penitenziari ai sensi dell’art. 146-bis del decreto legislativo 28 luglio 1989, n. 271. In alternativa, possono essere utilizzati i collegamenti da remoto previsti dall’art. 2 del presente provvedimento laddove non sia necessario garantire la fonia riservata tra la persona detenuta, internata o in stato di custodia cautelare ed il suo difensore e qualora il numero degli imputati,che si trovano, a qualsiasi titolo, in stato di detenzione in luoghi diversi,consenta la reciproca visibilità.
La domanda è: perchè gli organi preposti non si organizzano in tal senso?

Raffaele De Cicco