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Il Viminale emana Direttive per controlli nelle stazioni e aeroporti

Controlli in aeroporti, stazioni, caselli autostradali; autocertificazione per i cittadini che si spostano; rischio carcere per chi viola la quarantena. Sono le direttive inviate dal Viminale ai prefetti per un’applicazione “unitaria e corretta” del Dpcm approvato nella notte dal governo e per l’attivazione dei controlli nelle “aree a contenimento rafforzato” della Lombardia e di 14 province del nord Italia. Alla direttiva ha lavorato tutto il giorno il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in stretto contatto con il capo della Polizia Franco Gabrielli, le direzioni del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e i prefetti sul territori. Nello specifico, la direttiva prevede la convocazione immediata, anche da remoto, dei Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, per l’assunzione delle necessarie misure di coordinamento. Previste anche indicazioni specifiche per i controlli sugli spostamenti nelle ‘aree di sicurezza’ che, dice il Viminale, “potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia”. Autocertificazioni che potranno essere soggette a controlli. C’è invece il “divieto assoluto, che non ammette eccezioni” per le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus. I controlli sul rispetto delle limitazioni agli spostamenti avverranno innanzitutto lungo le linee di comunicazione e le grandi infrastrutture del sistema dei trasporti. Su autostrade a e viabilità principale saranno eseguiti dalla Polizia Stradale mentre Carabinieri e polizie municipali si occuperanno della viabilità ordinaria. Controlli anche alle stazioni, affidati alla Polfer con la collaborazione del personale di Ferrovie, delle autorità sanitarie e della protezione civile: viene prevista una canalizzazione dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni “al fine di consentire le verifiche speditive sullo stato di salute dei viaggiatori” con i termoscanner. Insomma si fa sul serio e noi auspichiamo la piena collaborazione del popolo Italiano.

La Redazione