Nuove Socialità
Politica

AIUTARE I GIOVANI A DIVERTIRSI SICURI

Oltre diecimila è la media annua di conducenti  risultati positivi al test di verifica del tasso alcolemico, mentre oltre cinquecento all’anno vengono  denunciati per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. A questi dati vanno aggiunti quelli sui feriti e sugli ulteriori decessi avvenuti nei luoghi e nella prossimità delle aree che dovrebbero essere di divertimento che molto spesso si trasformano in luoghi di morte e di lesioni fisiche gravissime. Bastano questi dati per far comprendere la necessità e l’importanza di porre in essere tutto l’impegno necessario per garantire ai giovani il divertimento sicuro. Negli ambienti 

della “vita notturna” l’abuso di alcolici e di sostanze stupefacenti e psicotrope è spesso causata, soprattutto nei giovani, dall’intenzione di “divertirsi ad ogni costo” e da una distorsione culturale, caratteristica dei nostri tempi, che li spinge verso la trasgressione, spesso violenta e dunque l’illegalità diffusa. Troppo spesso, infatti, l’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope e l’abuso di alcol fa sì che il divertimento non si limiti al ballo ma, come le cronache ci informano, sfoci in atti criminali come la violenza fisica, lo stupro, il bullismo o in incidenti mortali all’uscita delle discoteche.  Non è un caso che siamo al primo posto in Europa per le “stragi del sabato sera”. Lo Stato e le Regioni non hanno fatto molto in questi anni per frenare questa triste deriva e per prevenire e contrastare i danni psicofisici derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope e dall’abuso di alcol. Ad esempio, mentre nelle capitali e nelle maggiori città europee, il divertimento notturno nei fine settimana è garantito dal servizio metropolitano 24 ore su 24 e dai servizi di trasporto su gomma con fermate fuori alle principali discoteche, nelle maggiori città Italiane, compresa la Capitale, il trasporto pubblico è quasi al collasso e quello notturno è quasi inesistente. Quindi, i giovani frequentatori dei locali notturni, in Italia, e particolarmente nella nostra regione, non hanno alcuna alternativa al mezzo di trasporto proprio. Allora dobbiamo giungere al più presto ad una legge regionale che aiuti i giovani a divertirsi senza incorrere in incidenti.

Gabriella Peluso