RONGHI/RISPOLI/PARIANTE: NAPOLI, UN COMITATO CIVICO PER IL RILANCIO CULTURALE, UN FONDO REGIONALE STRAORDINARIO PER LE LIBRERIE E UN APPELLO AL MINISTRO SANGIULIANO: AIUTI NAPOLI A TORNARE ALL’ANTICO SPLENDORE
– Un Comitato civico, composto da Associazioni e privati cittadini, per riportare Napoli alla sua vocazione culturale, a cominciare dalla valorizzazione del Centro Storico per rilanciare un turismo di qualità, costituire un Fondo Regionale per sostenere l’editoria e le librerie, ripristinare il circuito delle librerie da Piazza Cavour a Piazza Dante, ed un appello al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano “affinchè Napoli, attraverso la valorizzazione dei suoi beni culturali e delle sue eccellenze, torni agli antichi splendori”.
E’ l’iniziativa presentata, stamani, in conferenza stampa dai Presidenti delle Associazioni “Nuove Socialità”, Salvatore Ronghi, “Informazione Giovani Europa”, Luigi Rispoli, “Comitato di Porto Salvo”, Antonio Pariante, “Carlo La Catena”, Nicola Perna, presso la stazione Bayard, il più antico tronco ferroviario nella storia d’Italia.
“Napoli è la tre le prime mete turistiche in Europa, ma è stata abbandonata ad un’offerta turistica di bassa qualità a causa del proliferare di friggitorie selvagge, del degrado e dell’ illegalità diffusa” – ha detto Ronghi -, che ha sottolineato: “in particolare il Centro Storico, Piazza Dante e Port’Alba, antica strada delle librerie, hanno perso la propria identità e la propria vocazione culturale a causa di amministrazioni comunali inadeguate, che hanno vanificato anche il Grande Progetto di valorizzazione del Centro Storico come sito Unesco, che appare disatteso. La sinistra- ha rimarcato Ronghi – ha svilito l’identità e la vocazione culturale di Napoli consentendo che si trasformasse in un bivacco a cielo aperto. Ora basta. Occorre risollevare la città e riportarla agli antichi splendori puntando sulla vera valorizzazione del Centro Storico, sulle librerie da Piazza Cavour a Piazza Dante, e costituire un Fondo Regionale per sostenere l’editoria e le librerie”.
“Il Centro Storico si sta trasformando in un fritto storico, per l’incredibile numero di queste attività commerciali che si stanno aprendo nei Decumani e che stanno degradando il sito Unesco e l’intera città” – ha sottolineato Pariante – che ha aggiunto: “negli ultimi quattro anni, a Napoli, hanno chiuso più di una trentina tra librerie e piccole case editrici; in particolare, la libreria storica Guida di Port’alba ha chiuso i battenti e in questa area, che era la strada delle librerie, ci sono numerosi locali sfitti che potrebbero trasformarsi anch’essi in friggitorie, ‘patatinerie’, gelaterie e centri scommesse, tradendo la sua vocazione culturale e degradandola sempre di più. Occorre intervenire con urgenza, anche attraverso una verifica della attuazione del Grande Progetto Centro Storico valorizzazione del sito Unesco, che appare inattuato, per porre fine al degrado e vincolando i locali commerciali ad attività culturali”.
“Le sorti dell’antica stazione Bayard dimostrano il degrado e l’illegalità in cui è finita Napoli a causa di amministrazioni incapaci di garantire la sicurezza urbana, l’ordine ed il decoro, fondamentali presupposti per lo sviluppo turistico di qualità – ha evidenziato Rispoli -; nell’ambito del nostro progetto per il rilancio culturale di Napoli, intendiamo recuperare la stazione Bayard dal degrado e farla tornare all’antico splendore secondo la sua configurazione originaria, destinandola a Museo della prima Ferrovia Italiana ed a centro di informazioni turistiche dell’area metropolitana di Napoli. Non ci rassegniamo a questa storia negata e pensiamo che questo intervento darebbe l’opportunità di celebrare uno dei tanti primati di questa città che è la ferrovia Napoli-Portici, la prima ferrovia d’Italia”.
“Le grandi opere architettoniche, patrimonio degli antichi splendori della città, sono abbandonate a se stesse e Napoli sprofonda sempre di più in un mare di degrado e di disservizi che non le consentono di decollare come meta turistica di qualità” – ha evidenziato Perna.
La Redazione