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Ancora corruzione per appalti nel Comune di Nola. Cinque arresti.

Una tangente da circa 70mila euro al responsabile unico del procedimento della gara d’appalto sospetta, Gustavo Anaclerio, e 15mila euro a Antonio Sommese, parente dell’ex assessore allo Sviluppo e Promozione del Turismo della Regione Campania Pasquale Sommese, all’epoca dei fatti suo collaboratore. Quindicimila euro, che sarebbero stati destinati a finanziare, sempre secondo i pm, la campagna elettorale dell’assessore per le elezioni regionali del 2015. E’ quanto contestano gli inquirenti della Procura di Napoli nell’ambito delle indagini della guardia di finanza su appalti e corruzione nel Comune di Nola che oggi ha notificato cinque arresti a funzionari pubblici e imprenditori.Di collusioni con i partecipanti alla gara e’ accusato Catello Esposito, presidente della commissione di gara – funzionario tecnico del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche della Campania, Molise e Basilicata. Il gip di Napoli ha disposto il carcere per Gustavo Anaclerio, Luigi Marrone, Antonio Piccolo e Pasquale Viro. Per Catello Esposito invece il giudice ha disposto gli arresti domiciliari. Anche in questa indagine emergono responsabilità di dirigenti e funzionari pubblici. Appare sempre più chiaro che bisogna accelerare le procedure per la costante rotazione dei dirigenti e funzionari per evitare il “radicamento” nei settori e nelle aree delle Amministrazioni pubbliche.

La Redazione