L’UNIONE DEGLI INDUSTRIALI SEMPRE PIU’ IN CRISI DI RAPPRESENTANZA. I CORPI INTERMEDI – VEDI ANCHE CAMERA DI COMMERCIO DI NAPOLI – HANNO DIMOSTRATO INCAPACITA’ AD AGIRE A SOSTEGNO DEI RAPPRESENTATI.
Apprendiamo dai quotidiani napoletani che anche l’imprenditore Ambrogio Prezioso ha lasciato l’Unione degli Industriali di Napoli. Una falla, quella aperta nella Confindustria napoletana, già iniziata da qualche anno e che vede in prima fila imprenditori di prestigio come Luca Moschini e Paolo Graziano. Alcune fonti danno per prossimo anche l’abbandono di Gianni Lettieri, già candidato sindaco per il Centrodestra a Napoli. Non va meglio alla Camera di Commercio di Napoli, fortemente impegnata a finanziare eventi nei Comuni e offrire luminarie natalizie alle Città. Poco importa se le piccole imprese, gli artigiani, i commercianti sono alla canna del gas. Come non ricordare le tante altre associazioni di piccole e media imprese e di lavoratori che si sono letteralmente trasformate in “aziende di servizi”. Insomma nel momento del maggiore bisogno – pandemia, crisi finanziaria internazionale, calo dei consumi – i “corpi intermedi” hanno letteralmente tradito le proprie finalità, abbandonando i propri associati al fallimento, all’indebitamento, ai licenziamenti. Necessita una legge sulla rappresentatività e la eliminazione di quegli Enti che sono divenuti degli autentici carrozzoni. Per fortuna, in questi due anni, hanno retto l’associazionismo senza scopo di lucro e il volontariato. Questo a dimostrare che cambiare si deve e si può.
La Redazione