RONGHI (CNAL): PANDEMIA E INFLAZIONE E’ EMERGENZA ECONOMICA E SOCIALE, AUMENTARE STIPENDI E PENSIONI PER FAR FRONTE ALL’INCREMENTO DEI COSTI ENERGETICI E DEI CONSUMI
“L’inflazione si impenna al 4,8% mentre i salari, gli stipendi degli oltre 25 milioni di lavoratori e le pensioni dei 16 milioni di Italiani sono, di fatto, fermi da dieci anni. Questo provoca un’emergenza economica e sociale che dovrebbe essere la priorità per il Governo e per il Parlamento”. E’ quanto afferma il Segretario Generale di Cnal, Salvatore Ronghi. “I prezzi dei beni di prima necessità sono aumentati del 30% e la perdita di potere di acquisto per lavoratori e pensionati è pesantissima e grava sulle famiglie che sono in grave difficoltà economica” – sottolinea Ronghi – per il quale “i partiti politici e tutti i sindacati dovrebbero occuparsi di questa grave emergenza aumentando salari, stipendi e pensioni. I lavoratori e i pensionati, che con il pagamento delle tasse sostengono i servizi pubblici e l’assistenzialismo, devono diventare il baricentro dell’attenzione della politica e del sindacato che, ad oggi, appaiono distratti da altri temi mentre queste categorie soccombono economicamente e socialmente”. “E’, altresì, necessario – conclude Ronghi – approvare subito la legge sul minimo salariale adeguato, prevedere sostegni alle imprese per far fronte all’aumento delle retribuzioni e ridurre il carico assistenzialistico che grava sull’INPS per liberare risorse finalizzate all’adeguamento delle pensioni all’aumento del costo della vita”.
La Redazione