Nuove Socialità
Politica

ARRESTATO CONSIGLIERE REGIONALE DI DE LUCA. MENTRE EMERGE UNA SORTE DI “SISTEMA SALERNO”, IL CENTRODESTRA RESTA IN LETARGO.

E’ molto grave ed inquietante quanto emerso dall’indagine della Procura di Salerno su presunti appalti truccati per circa dieci milioni e corruzione elettorale che vedrebbe coinvolto un cartello di cooperative operative nel settore ambientale che avrebbero funzionato da serbatoio elettorale anche  per portare in Consiglio regionale Giovanni Savastano, già assessore comunale di Salerno, eletto nella lista di “Campania Libera” con 16.587 preferenze, finito ai domiciliari. In carcere, il presidente di una delle cooperative Fiorenza Zoccola, 29 sono gli indagati, tra cui l’indagato più eccellente, il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. E, da indiscrezioni giornalistiche, si apprende che non sarebbe finita qui.  Ma chi è il consigliere regionale Giovanni Savastano? Sul sito del Consiglio regionale, nella cronologia delle attività del Consigliere, appare una sola Mozione. Da un soggetto politico che raccoglie quasi diciassettemila preferenze ci si aspetterebbe una ben più elevata quantità di attività legislative ed ispettive. Tant’è.! E’ sicuramente un fedelissimo del Presidente della Regione Vincenzo De Luca, col quale ha condiviso da tre decenni il percorso che ha portato all’ascesa politica del governatore campano. La vicenda giudiziaria colpisce perché farebbe emergere, parafrasando la definizione del gip di Salerno, un sistema, composto da amministratori, dirigenti del Comune, presidenti di cooperative, di “cronica distorsione del potere amministrativo”, finalizzato alla corruzione elettorale, ovvero a quello che potrebbe essere un “voto di scambio” , il peggiore metodo di inquinamento del consenso, insomma un vero “sistema Salerno” che potrebbe coinvolgere anche il Palazzo di “Santa Lucia”, dove non  a caso pende un’altra inchiesta sempre relativa all’ambiente e ad assunzioni clientelari. Non  colpiscono i commenti “di circostanza” del Movimento 5 Stelle, un tempo opposizione in Consiglio regionale, oggi, invece, contiguo al Presidente della Regione, in nome dell’intesa Pd-M5S ma  il silenzio totale del centrodestra regionale oramai da anni in letargo. In altri tempi, con una vera opposizione, ci si radunava sotto il Palazzo a santa Lucia per far sentire lo sdegno e prendere le distanze dalle pratiche clientelari e consociative. C’è ancora chi si chiede del perchè il centrodestra perde in Campania?

Salvatore Ronghi