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IL FALLIMENTO DEL CIVISMO. A NAPOLI VINCE L’ASTENSIONISMO. OFFERTA POLITICA PARI AL NULLA. RITORNARE ALLA CENTRALITA’ DELLA POLITICA

Non è bastata l’armata “brancaleone”, travestita da “corazzata” guidata dall’ex Rettore, Gaetano Manfredi. Inutile anche la “novità” rappresentata del magistrato in aspettativa e lo schieramento di  migliaia di candidati tra Comune e Municipalità, la maggioranza dei napoletani sono rimasti a casa. Ancora una volta è mancato un vero e reale “Progetto politico” per Napoli. Aldilà di chi vincerà le elezioni il dato che emerge è la disaffezione al voto e l’incapacità di motivare gli elettori, che di fatto hanno bocciato il concetto del “tutti sopra il carro” della coppia Manfredi/De Luca. Mettere insieme il PD, il M5S, una parte della sinistra, una lista di transfughi del centrodestra e una miriade di liste civiche, che di civico non avevano proprio nulla, non ha tratto in inganno gli elettori che hanno preferito restare a casa. Fallimentare anche  la campagna del magistrato Catello Maresca, eterno indeciso tra il supporto delle sole liste civiche o i partiti del centrodestra. Questo conflitto interiore ha fatto nascere un vero e proprio conflitto interno alla coalizione, sfociato nel disastro della spaccatura nelle Municipalità. La bocciatura di ben  tre liste di Maresca e quella della Lega ha contribuito ad incrementare l’astensionismo. Il dato certo è che il “civismo” del magistrato non ha convinto i napoletani. La ciliegina sulla torta è stata rappresentata dalla poca rappresentatività e a qualità di tanti candidati messi in lista solo come riempitivi ma che, ad un tratto, si sono sentiti tutti politici di livello. Crediamo che al fallimento del civismo, bisogna rispondere con il  tornare alla “centralità della politica”.

Gianni russo