REGIONALI EMILIA ROMAGNA E CALABRIA: IL VINCITORE E’ FRATELLI D’ITALIA
Napoli, 27 gennaio 2020 – I vincitori delle elezioni regionali in Calabria e in Emilia Romagna sono Fratelli d’Italia e il Sud Italia. Il partito di Giorgia Meloni è l’unico che cresce in entrambe le Regioni, raddoppia rispetto alle Europee, in Emilia, passando dal 4,66% al 8,61%, e, in Calabria arriva a oltre l’11%. L’altro vincitore è il Sud perché, come è emerso dal risultato della Calabria, dove la candidata presidente Jole Santelli ha staccato il centrosinistra di venticinque punti, questa parte del territorio nazionale si conferma protagonista della scena politica e determinante per la vittoria del centrodestra in Italia. Da oggi si punta alle altre Regioni che andranno al voto in primavera, tra cui la Campania e la Puglia, nelle quali il centrodestra e, particolarmente, Fratelli d’Italia, farà la differenza. Il risultato dell’Emilia Romagna induce ad una ulteriore riflessione sulla scelta dei candidati
Presidenti che deve essere corrispondente a profili di alta qualità, competenza ed attrattività, doti che sono indispensabili per “sintonizzare” la coalizione di centrodestra con la volontà e con la sensibilità popolare. Ciò vale particolarmente nelle Regioni del Sud dove la capacità dei candidati presidenti di “emozionare” ed “appassionare” sarà determinante anche per porre un freno all’astensionismo. Infine, da queste elezioni regionali un’altra importante notizia per il Paese: il dissolvimento del movimento 5 stelle, che, con il suo odio sociale, l’incompetenza e la distruttività, sembra essere, ormai, alle nostre spalle, soprattutto al Sud, dove i pentastellati hanno portato l’ “insulto alla dignità” del reddito di cittadinanza, destinato a lasciare ulteriori macerie sociali. Il popolo emiliano-romagnolo e quello calabro hanno dato una risposta netta al partito di Grillo riducendolo ai minimi termini e respingendo al mittente incapacità politica e becero assistenzialismo. L’epilogo dei 5 stelle è destinato, inevitabilmente, ad incidere sul Governo centrale dove un Pd, emerso come primo partito in entrambe le Regioni, vorrà far pesare la propria “leadership” nell’esecutivo giallo-rosso che di giallo, ormai, non ha più alcunchè. La questione fondamentale, come ha detto Giorgia Meloni, è che il risultato delle regionali ha evidenziato, nuovamente, che le forze politiche al Governo non rispecchiano la volontà e il sentimento popolare e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dovrebbe prendere in considerazione questo dato e valutare di sciogliere le Camere per condurre l’Italia al voto. Gabriella Peluso