CNAL: PROPOSTA CONTRO LA PRECARIETA’ E LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI NEI CAMPI. LOTTA ANCHE ALLA “GRANDE DISTRIBUZIONE” CHE SOTTOPAGANDO GLI AGRICOLTORI, COSTRINGONO IL RICORSO AL LAVORO NERO.
Aveva 27 anni, era originario del Mali, Camara Fantamadi, residente a Eboli, è morto in mentre percorreva in bicicletta la strada provinciale che collega Tuturano a Brindisi. Si trovava in Puglia da tre giorni per motivi di lavoro a Brindisi Il giovane aveva lavorato nei campi per molte ore, stremato della fatica e del forte caldo dove le temperature hanno superato i 40 gradi. Ora La Regione Puglia ha emanato una Ordinanza che vieta di lavorare nei campi tra le 12 e le 17. Un palliativo! Dopo qualche giorno un’altro giovane è deceduto presso l’ospedale di Casarano, dov’era stato trasferito in gravi condizioni dopo essersi sentito male mentre lavorava distribuendo volantini pubblicitari sotto al sole cocente per le strade del centro abitato di Galatina. Intanto denunciamo che ancora persiste il lavoro nero e lo sfruttamento degli extracomunitari nelle campagne. Fatta la legge, si persiste nei mancati controlli sui posti di lavoro. Le regioni hanno il potere e il dovere di creare appositi servizi ispettivi per eliminare la grave piaga dello sfruttamento. Allo sfruttamento nelle campagne va associato lo sfruttamento della “grande distribuzione” che paga sempre meno i prodotti agricoli costringendo gli agricoltori a ricorrere al lavoro nero. Sul secondo caso di Cesarano, ci troviamo al cospetto di chi è costretto a lavori precari senza alcuna garanzia. Se in Italia va superato il concetto di posto fisso, questo non può essere sostituito dal lavoro precario che rende sempre più povere le famiglie e non garantisce sicurezza sul lavoro. Su questi temi la Confederazione CNAL sta elaborando un proposta da consegnare alle forze parlamentari. Cosi vediamo chi fa demagogia su un problema cosi grave.
La Segreteria CNAL Agricoli