CANDIDATO SINDACO A NAPOLI: BASTA INDUGI! UNA TEMPESTA IN UN BICCHIERE D’ACQUA?
Mentre l’Italia intera accredita Catello Maresca candidato sindaco di Napoli, civico e sostenuto dal centrodestra, e lo stesso Maresca in questi mesi ha intrattenuto ampi e approfonditi rapporti con militanti e dirigenti dei partiti della coalizione di centrodestra, improvvisamente scoppia la tempesta. La stura la dà l’imprenditore Giuliano Annigliato che guida la lista “Essere Napoli” il qualche, qualche giorno fa, dichiara: “Mai con la Lega, FdI e Forza Italia, il nostro o è un progetto civico o io non ci sono”. Una dichiarazione che probabilmente ha sorpreso anche Catello Maresca che però non smentisce e neppure conferma tale posizione. Insomma, assume una posizione ambigua che, in politica, e particolarmente in una battaglia difficile come quella di Napoli, non paga. Se la nostra città non vuole ripetere la negativa esperienza dell’ex magistrato De Magistris, che pure rilasciava dichiarazioni roboanti contro i partiti, annunciava la grande autonomia di Napoli attraverso il rinnovamento civico, si compiaceva di aver “scassato tutto” per poi non ricostruire – affermazioni demagogiche che oggi va a raccontare ai calabresi -, deve rifuggire anche da chi inizia il suo percorso per Napoli basandosi sull’ambiguità politica. E, in questo momento, è ciò che Maresca sta facendo nell’alimentare una sorta di contrasto con i partiti del centrodestra e indugiando nella mancanza di chiarezza politica. In questo modo crea i presupposti per regalare ancora una volta la città alle sinistre e perderebbe ogni credibilità! Dal canto suo anche il centrodestra deve uscire dall’equivoco del civismo che ha creato. Non basta essere un buon professionista e un esponente civico per guidare grandi città. Oltre alla capacità amministrativa, che si conquista con le esperienze sul campo, serve la visione politica e la capacità di interpretare la realtà e di dare risposte concrete ai problemi della gente e del territorio secondo tale visione politica. Occorre l’animo sociale che non è prerogativa di chi opera nel mondo associativo e nella società civile. Anzi, da uomo di destra sociale, rivendico che l’animo sociale appartiene a noi. Rinunciare, ad origine, ad esprimere candidati di partito per le principali sfide politico-elettorali delle più importanti città, come Napoli, rappresenta un passo indietro della politica e dei partiti. In particolare, può una coalizione, che la maggioranza degli italiani vuole al governo della Nazione, balbettare sulle scelte da fare per Napoli? Dopo aver rinunciato ad indicare esponenti della propria classe dirigente nelle altre città, può permettersi di fare la “comparsa” nella Capitale del Sud? Allora basta con gli indugi! Basta con la mancanza di chiarezza! Si decida. Maresca non vuole i simboli del centrodestra? Il centrodestra, unito, ne prenda atto e si apra la campagna elettorale con le nostre idee e con il nostro candidato! Maresca comprende che senza le idee e i voti del centrodestra non vince e che il tutto è una tempesta in un bicchiere d’acqua, allora faccia il primo passo: si segga con il centrodestra e ragioni del programma e della composizione della coalizione centrodestra/civica. Ulteriori indugi ed equivoci faranno perdere solo Napoli. Quella Napoli che non vota più e aspetta un vero rinnovamento.
Salvatore Ronghi