LA POLITICA FA SOLO PROPAGANDA, RITORNI A FARE LA POLITICA.
Una volta i Politici facevano la Politica, intesa come visione ed azione per il perseguimento del bene pubblico, oggi, invece, si limitano a fare solo inutile propaganda. Una volta il Consigliere Regionale di maggioranza, sollevato un problema, maturata un’idea, dialogava e tesseva la rete con la sua maggioranza per poi approvare un provvedimento che risolvesse il problema sollevato o realizzasse la sua dea. Oggi, invece, il consigliere regionale si limita a presentare una simbolica interrogazione o a tenere un’inutile audizione o a parlare sui social per i suoi followers. Tra selfies e video, egli protesta nei confronti della sua stessa maggioranza dimenticando, o meglio, mistificando che egli stesso non appartenga a quella maggioranza e non fosse, quindi, corresponsabile del problema che ha sollevato. Lo stesso avviene per i consiglieri comunali e per i deputati e senatori. Dichiarazioni-spot, promesse, critiche populiste. Il tutto va ad alimentare la politica propagandistica ed inconcludente dei giorni nostri. Ricordo che, fino ad una decina di anni fa, era diverso. Quando bisognava risolvere una problematica nell’interesse dei cittadini, il consigliere regionale, il consigliere comunale, il deputato e il senatore del territorio si confrontavano e facevano rete all’interno del proprio partito e poi della propria coalizione per giungere ad una soluzione concreta. Se si apparteneva alla maggioranza, la proposta veniva approvata. Se si stava in minoranza e si era capaci di azione politica di qualità, si giungeva allo stesso risultato. Perché la Politica non è fumo e demagogia, ma qualità e concretezza a tutti i livelli istituzionali. Oggi non è più così. Consiglieri regionali, comunali, parlamentari, ma anche i Segretari dei partiti non lavorano per concretizzare un progetto politico, ma per fare sensazionalismo e ricevere quanti più likes è possibile per far volare le proprie pagine facebook. Questo conta per loro, non il vero contatto con i cittadini e non la capacità di risolvere davvero i problemi della comunità. Solo così si spiega perché esponenti politici di primo piano, come Letta o Salvini o lo stesso Tajani, invece di portare la propria idea ai tavoli della maggioranza per tentare di condividerla e farla approvare, si limitano a lanciarla sui social senza portarla mai sul tavolo delle decisioni. In questo modo la politica serve solo a loro ma non ai cittadini. Io spero che il Popolo non si faccia prendere per i fondelli e comprenda tutto ciò e dia meno seguito a chi fa solo propaganda e premi chi, invece, è capace di concretizzare le proprie idee nell’interesse popolare.
Salvatore Ronghi