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Terra dei fuochi: carcere a vita per chi inquina con dolo. Deludente il Ministro Costa

Un lago di rifiuti, forse tossici, già sequestrato circa un mese fa dalla Polizia metropolitana di Napoli, è stato scandagliato dai vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta, nell’ambito dell’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, a San Felice a Cancello, in piena Terra dei Fuochi. Il lago pieno di rifiuti è stato creato sul fondo di una cava dismessa, trasformata in una immensa discarica dove è stato ritrovato di tutto, dalla plastica, a carcasse di automobili, uno sversamento illegale di rifiuti, probabilmente con la regia della criminalità organizzata. Nel corso dell’operazione, è stata aggredita anche una troupe di Videoinformazioni, che stava realizzando un servizio su questo grave scempio ambientale. Quanto accaduto e le immagini agghiaccianti che abbiamo visto dimostrano che il problema della Terra dei Fuochi è tutt’altro che risolto. Il controllo del territorio continua ad essere insufficiente e le pene previste per gli autori di reati ambientali ancora troppo lievi per fare da deterrente al più bastardo dei comportamenti, quello contro l’ambiente e la salute dei cittadini. Sarebbe opportuno configurare lo sversamento di rifiuti illegali come un reato di strage perché è sostanzialmente una strage quella che gli inquinatori provocano a danno delle migliaia di persone che abitano la Terra dei Fuochi e che continuano ad ammalarsi di tumore. I provvedimenti, ad oggi, adottati, sono stati inefficaci: occorre una repressione certa e seria dei reati contro l’ambiente ed anche nei confronti dei proprietari di cave dismesse che risultino destinate a sversamenti illegali di rifiuti. Un altro obiettivo fondamentale per il quale lo Stato e la Regione devono intervenire con agguerrita ed efficace sinergia ponendo fine alla politica degli annunci. E’ trascorso un decennio dai primi annunci di bonifiche, di controllo del territorio, di salvaguardia della salute pubblica ed oggi assistiamo solo all’aumento dell’inquinamento, un territorio sempre più alla mercè di criminali travestiti da imprenditori e dai Rom che continuano a produrre roghi. La più grande delusione è stato il Ministro Costa che da Generale della Forestale faceva tanto da Ministro il nulla.

Gabriella Peluso