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CNAL: ATTANASIO; DIRITTO AL LAVORO PER GIOVANI, DISOCCUPATI E BROS

Maurizio Attanasio, responsabile sindacale di CNAL, segue le politiche attive del lavoro per i giovani  e i disoccupati . Lunga esperienza e da anni impegnato nella battaglia per la collocazione al lavoro dei disoccupati della platea BROS. A lui domandiamo, a Napoli, nel sud, la disoccupazione è ancora a due cifre, quali rimedi?
R) Napoli, come nel resto del meridione “ancora oggi” paga ritardi, indifferenza e mancanza di gestione concreta del territorio da parte delle istituzioni locali e del governo centrale. Pur constatando le necessità primarie del mezzogiorno, una delle priorità: la disoccupazione. Si continua a discutere, ma con mediocrità, come colmare il divario economico-industriale tra nord-sud per la realizzazione di un “modello sud protagonista”. Oggi ci ritroviamo a fronteggiare un nemico invisibile che non solo mieta vittime, inclina l’economia nazionale e accentua ancora più le enormi problematiche socio-economiche meridionali, con l’aggravarsi della disoccupazione. Quando si discute su questo dramma nella maggior parte dei casi ci si collega all’assistenzialismo, che diventa vitale in momenti di grande bisogno e di difficoltà, ma con una certezza che non crea sbocchi lavorativi. Credo sia il momento che le istituzioni locali, il governo centrale, facciano la loro parte in termini di fatti concreti con determinata celerità: creando infrastrutture, dare la possibilità alle aziende di investire sul territorio generando opportunità lavorative; contribuire alla nascita di nuove imprese e cooperative, finanziando progetti mirati nel settore turistico, archeologico e ambientale, quest’ultimo sempre al centro dell’attenzione per danni inflitti all’ecosistema nei decenni, tenendo in considerazione la prevalenza della fiscalità di vantaggio.
 Napoli è stata sempre la capitale dei “disoccupati organizzati”, in molti casi ha funzionato come la platea B.R.O.S.?
R) Negli anni trascorsi diverse le vertenze lavorative risolte dai D.L.D. organizzati. Napoli, oggi, continua ad essere la capitale dei disoccupati organizzati, con vertenze ancora in essere, altre in via risolutiva. Ancora numerose le organizzazioni disoccupati, che riuniscono le proprie forze in ogni modo per manifestare il proprio diritto, “un lavoro stabile e sicuro”. La loro esistenza si attribuisce (anche) alle istituzioni locali, che avendo la possibilità di finanziare il lavoro, negli ultimi decenni non si è resa disponibile nel realizzare veri progetti lavorativi, finanziando esclusivamente formazione continua senza alcuna finalità professionale per poi accedere definitivamente nel mondo del lavoro. Come nel caso della platea B.R.O.S. (soggetti appartenenti alla categoria svantaggiati).
 A proposito, come prosegue l’abbinamento al lavoro per i restanti “B.R.O.S.”?
R) Bisogna dare atto al Vice Presidente Bonavitacola dell’impegno a risolvere la vicenda. Infatti, dopo la prima fase del percorso dove una cospicua unità B.R.O.S. veniva avviata in attività lavorative, anche per i restanti (B.R.O.S.) si delinea la fase conclusiva di un secondo progetto, che vede impegnata la Regione Campania ad investire fondi per la “riqualificazione delle aree verdi nella città di Napoli”. E’ qui che si abbina i restanti B.R.O.S. nel settore ambientale. Questa possibilità avviene per le competenze acquisite nel decennio trascorso con frequenza a corsi di formazione. Di considerevole rilevanza è stata la partecipazione della confederazione CNAL, con costanza e attenzione ha seguito fino ad oggi le fasi tecniche organizzative. Come confederazione CNAL continueremo nella nostra missione dando supporto ai Lavoratori, Senza Lavoro, e Studenti, sollecitando nelle sedi istituzionali e dove necessario, il diritto al lavoro.