Nuove Socialità
LavoroPoliticaSindacato

CNAL: IL PONTE SULLO STRETTO VA SOSTENUTO DA TUTTE LE REGIONI DEL SUD

Il Segretario Generale della Confederazione CNAL, Salvatore Ronghi, ha inviato una lettera ai Presidenti delle Regioni Meridionali sostenendo: “il Presidente del Consiglio, Prof. Mario Draghi, ha dichiarato che al Sud le risorse EU si spendono poco e male. Questa “accusa” mette in condizione il Governo di destinare al Sud una parte non fondamentale delle risorse del Recovery Plan. Non a caso, da Roma, sostengono che nel Mezzogiorno abbiamo a disposizione ancora 96 miliardi di Fondi EU da spendere. Sicuramente le Regioni hanno accumulato dei ritardi nella spesa dei fondi comunitari, ma ciò non può diventare un alibi per il Governo Nazionale per sottrarre al Sud le necessarie risorse finalizzate a colmare il grave gap infrastrutturale, sociale ed economico che fa della nostra Italia una Nazione duale“.

Nonostante le colpe delle Regioni, Ronghi propone un Patto tra esse:” Da qui l’esigenza di dar vita ad un “Patto” tra le Regioni del Sud per l’accelerazione e il miglioramento della spesa dei fondi europei per sottrarre ogni alibi al Governo nazionale e ai soliti detrattori del Sud e dare slancio alle opere infrastrutturali. Altro aspetto attiene il Recovery Plan. Sarebbe, intanto, opportuno  rivendicare i 20 miliardi che sono stati sottratti al Fondo Sviluppo e Coesione, già destinato al Sud, per poterli, invece, distribuire in tutta Italia,  ed almeno il 50% delle risorse da destinare alle infrastrutture e il 70 % di quelle a fondo perduto che l’Unione Europea ha riconosciuto all’Italia per la coesione territoriale, considerato che i parametri che hanno consentito l’attribuzione di tali risorse sono proprio quelli rilevati al Sud”. 

In relazione alla realizzazzione del ponte sullo stretto, il Segretario della CNAL, dichiarandosi favorevole all’opera chiede allae Regioni del Sud: “Se nell’ambito delle opere infrastrutturali da realizzare nel Sud  le reti ferroviarie e il potenziamento delle reti stradali  sono fondamentali, la realizzazione del ponte sullo Stretto diventa  indispensabile. Tale rivendicazione per la continuità territoriale non può appartenere solo alla Sicilia e alla Calabria, ma deve appartenere a tutte le Regioni Meridionali“.

Infine Ronghi chiude la lettera con un appello:”Perciò,  Signori Presidenti, ora o mai più! A voi, aldilà delle appartenenze politiche, il dovere di mettere in campo  tutte le energie possibili per far crescere il Sud e per unire anche socialmente ed economicamente l’Italia, raggiungendo quell’obiettivo mai raggiunto in 160 anni. A nome delle lavoratrici e dei lavoratori, dei disoccupati, degli Italiani del Sud, scrivete queste pagine che diventeranno storia”.