IL PONTE SULLO STRETTO S’HA DA FARE
Prima ci avevano detto che il Ponte sullo Stretto s’ha da fare e poi, come sempre quando riguardano le infrastrutture al Sud, lo cancellano dal Ricovery Plan con la scusante dei tempi lunghi. Peccato che hanno già dimenticato, a Roma, che il nuovo ponte di Genova che ha sostituito il ponte Morandi è stato progettato e costruito in un anno.
Anche l’imprenditore Pietro Salini , come riporta “Strettoweb.com”, ha contestato tale scelta, sostenendo:
“l’unico progetto che può partire nel Sud è proprio il ponte sullo stretto. Un progetto che abbiamo in portafoglio e siamo pronti a partire subito“. Salini sottolinea come sia “impossibile immaginare un treno ad Alta Velocità tra Napoli e Palermo che si deve fermare a Reggio Calabria per proseguire in traghetto fino a Messina“, aggiungendo un altro dato interessante relativo ai posti di lavoro che la struttura potrebbe generare per “oltre 100mila persone” al Sud.
Al Governo Draghi manca la volontà di aiutare veramente il Sud e la rinuncia ad un opera indispensabile come il ponte sullo stretto ne è la riprova. Ai Presidenti della Sicilia, Musumeci, e della Calabria, Spirli, il dovere di far comprendere al governo la esigenza inderogabile di realizzare tale opera.