No all’imposizione del monopolio sindacale.
Al convegno organizzato da Nuove Socialità per giovedì 16 gennaio a Napoli, nella qualità di relatore e di rappresentante del sindacato ULSSA, ribadiremo il nostro si al nuovo modello sulla rappresentatività purché venga riconosciuto una seria certificazione degli iscritti a livello Nazionale e territoriale, per tutto il mondo del lavoro e per tutte le imprese grandi, medie e piccole aderenti a tutte le associazioni Datoriali e non solo a chi è aderente a Confindustria. Questo modello non deve produrre diversità di trattamenti tra lavoratrici e lavoratori iscritti ai vari sindacati, l’unica vera “stella polare” alla quale dobbiamo fare riferimento è il rispetto della Costituzione Italiana, della carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e dell’organizzazione internazionale del lavoro. Moltissime sentenze della Corte di Cassazione , Consiglio di Stato e dei tribunali del lavoro, ribadendo l’attuale principio dell’articolo 39 della Costituzione, hanno più volte sentenziato che non ci sono sindacati che hanno più diritto di altri e che di conseguenza discriminerebbero gli stessi lavoratori. La rappresentanza sindacale deve essere libera a tutti i livelli “Nazionale, e territoriale” Le lavoratrici e i lavoratori devono poter scegliere liberamente da chi farsi rappresentare e non essere obbligati da chi farsi rappresentare. Il sindacato deve essere delle Lavoratrici e dei Lavoratori” e non degli “apparati”.
Gigi Riccardi