CONFLITTO TRUMP-IRAN: IL NOSTRO CUORE E’ CON I SOLDATI ITALIANI
Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha scatenato l’offensiva sull’Iran, uccidendo il generale Qassam Soleimani, la reazione degli iraniani non si è fatta attendere con una pioggia di missili sulle basi militari in Iraq, nelle quali sono impegnati anche i militari italiani che sono quelli che pagano il prezzo più alto di questa azione americana a dir poco imprudente. Impegnati in un’operazione di pace, finalizzata a dare stabilità a questa tormentata area, i nostri militari sono finiti sotto tiro. Nessuna ipotesi di ritiro” dall’Iraq, ha spiegato una nota della Difesa, ma, nonostante il riposizionamento fuori dalla capitale Baghdad, l’allerta resta alta e la preoccupazione per i nostri connazionali resta tanta. Probabilmente ci sarebbe voluta maggiore prudenza da parte del vertice americano nell’agire su un territorio dall’equilibrio così precario e sempre sull’orlo della guerra. L’Onu ha dimostrato, ancora una volta, la sua scarsa incisività, l’Europa la sua totale inconsistenza, visto che i Paesi alleati non hanno potuto giocare alcun ruolo in questa difficile situazione né sono stati a chiamati a condividere decisioni che appaiono unilaterali e al di fuori dei motivi dell’alleanza. Di Maio, per chi non lo sapesse è il Ministro degli Esteri Italiano, appare sempre più un pesce fuori dall’acqua ponendo il nostro Paese in una posizione assolutamente inconsistente. Seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione con la speranza che non degeneri e con il cuore ai nostri ragazzi impegnati in un’area che appare sempre più di guerra.
Gabriella Peluso